La coreologia permette di studiare il movimento funzionale e espressivo analizzando e nominando ciò che del movimento stesso è visibile. Facendo un piccolo passo indietro nella storia, Rudolf Laban (1879-1958), celebre teorico del movimento, sceglie il termine «coreologia» per nominare l’insieme delle sue ricerche sul movimento dell’essere umano e come queste possono diventare strumento di lavoro per una rinnovata danza nel ventesimo secolo. A partire dai suoi studi, i coreologi che gli hanno fatto seguito hanno sviluppato a loro volta differenti ricerche e creato varie correnti.
Claudia Monticone, insegnante titolare del Diplôme d’Etat de Professeur de danse classique, ha sviluppato le sue conoscenze coreologiche attraverso l’incontro e la specializzazione con la pratica di Rosemary Brandt (RBP, Rosemary Brandt Practice), coreologa e responsabile degli studi coreologici presso il Trinity Laban di Londra.
Il movimento espressivo quotidiano, specifico e inscindibile dall’essere umano, è la materia prima per creare la danza. La coreologia permette di riconoscere e nominare gli elementi propri del movimento, composto da cinque strutture intrinseche (corpo, azioni, spazio, dinamica, relazione); è una chiave di lavoro importante per parlare di Danza in termini di Movimento, demistificando l’idea di una tecnica della danza fatta di passi e astrazioni.
Quindi partire dal Movimento, da ciò che siamo, per arrivare alla danza.
L’insegnamento presso la Caffetteria della Danza si fonda su una pedagogia caratterizzata dalla pratica coreologica, a tutti i livelli, dai corsi propedeutici fino a quelli avanzati e professionali.
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